Stai facendo il cambio degli armadi e come ogni volta si ripropone lo stesso problema: cosa butto? Cosa tengo?
Avere letto Il magico potere del riordino non ti è servito a niente, nel tuo armadio ci sono vestiti con il cartellino dal 2002, che sei sicura che un giorno indosserai ma non oggi. Dimenticando, intanto, di non avere più la stessa taglia del 2002. Ci sono anche vestiti che sai che non metterai più, ma che tieni solo per affetto (i jeans del primo bacio, la sciarpa del primo viaggio da sola, la giacca della tua laurea). Poi ci sono i vestiti brutti che ti hanno regalato che non decidi di buttare in massa nel secchio perché dono di persone che hanno contato o contano nella tua vita, anche se ti fa male solo a guardarli per quanto sono orrendi.
Poi ci sono i calzini: quelli spaiati li tieni perché non è detto che un giorno non ritrovi l’altra metà, quelli bucati però li butti. Le mutande? Tutte: quelle slabbrate che torneranno utili quando non avrai fatto la lavatrice, quelle bruttissime da usare durante il ciclo, quelle un po’ porche che magari non usi più da anni ma non è detto che un giorno non tornerai a usarle.
Con le magliette a manica corta il problema diventa quasi esistenziale: ripiegate occupano poco spazio, costano poco rispetto agli altri indumenti e molte sono ricordi di viaggi, di esperienze, concerti, o lasciate in eredità da ex il cui ricordo ancora ti consola. Quindi sono tantissime. Non ne butti nessuna, qualcuna la modifichi magari tagliando un colletto troppo stretto o il bordo delle maniche.
E le scarpe.
Le scarpe sono una delle prime cose che passa di moda: un anno vanno a punta, l’anno dopo a punta arrotondata, quello dopo ancora a punta squadrata (e quest’ultima si spera che abbia conosciuto la fine dei suoi giorni). Però, ciclicamente, si ripropongono i vecchi modelli e quindi è sempre buona cosa tenere una buona scorta di scarpe che possono essere riciclate al momento opportuno.
Questa lista non vuole aiutarti a mettere ordine poiché l’autrice di questa lista non ha idea di come si faccia ordine, però molto sa dei pentimenti e dei rimorsi dovuti a scelte sbagliate del proprio guardaroba.
- Prova quegli indumenti che non indossi da molto tempo o che non hai mai indossato: se ti stanno bene tienili, ma se ti stanno malissimo (e non solo per via della taglia, dimagrire e ingrassare è normale e non necessariamente si resterà uguali per tutta la vita, ma magari per il colore che fa a pugni con il tuo incarnato o un taglio particolare che evidenzia un tuo difetto) buttali.
- Le mutande slabbrate vanno comunque buttate perché, come dicevano le mamme, sia mai che hai un incidente e ti portano in ospedale, che fai? Ti fai vedere con delle mutande di merda?
- Disfarsi dei vestiti che non metterai mai più è cosa buona e giusta, però prima chiediti sempre quanto hai pagato quell’abito: se l’hai preso alla bancarella, va bene. Ma se l’hai pagato caro e magari dopo hai dovuto rinunciare a tante cose che ti rendevano felice per contenere le spese, allora tienilo. Magari trasformalo in una tenda o in una tovaglia da tavola, insomma non buttare via 300 euro.
- Ok, le mode tornano, ma se una cosa fa schifo oggi farà schifo anche domani. La bellezza è strettamente legata alla moda, è vero. Ma quello che conta, sempre, è quello che tu giudichi bello e adatto a te. Anche per le scarpe vale la stessa cosa dei vestiti: non buttare quelle che valgono un sacco di soldi. Il motivo è molto semplice: mentre per vestiti, camicie, pantaloni, la qualità non è proprio necessaria, per le scarpe la qualità diventa indispensabile. Delle buone scarpe non ti fanno male, delle buone scarpe rimangono perfette anche dopo decenni, delle buone scarpe non massacrano la tua postura. Se proprio devi fare spazio nella scarpiera, fai a meno delle scarpe di bassa qualità, anche se ti piacciono.
- Non buttare via mai niente, ma regala agli amici o dai in beneficienza.