8.55

E’ arrivata Justina che tutti i giovedì, da sei anni, viene a darmi una mano con le pulizie. Justina è polacca, ha la mia età, è bellissima ed è del Gemelli. Siamo diventate confidenti, ci raccontiamo i segreti bevendo il caffè e fumando la prima sigaretta della giornata.

Ero ancora a letto quando l’ho sentita entrare. Ha visto il disordine all’ingresso, tutte quelle scatole e buste, quei vecchi mobili l’uno sopra l’altro. -Madonna mia…- ha sussurrato, temendo che le chiedessi di fare ordine.

L’ho raggiunta in mutande, l’ho subito rassicurata -No, oggi le stanze più incasinate le lasciamo come sono. Prendiamo la vaporella e puliamo le stanze già pronte. Gli angoli, le tende, i ripiani, spolveriamo tutto-

E’ entrata in cucina agitando una prolunga -Questa però non la buttare!-

-No no, questa non la butto… anzi sì, la butto. Se ti serve prendila. Non è mia, è di XyXy, ha la sua faccia, non la sopporto, guarderei tutta la vita quella prolunga pensando sia lui e mi darebbe fastidio-

-Ok, ma serve.-

-Ok, ne compro un’altra-

12.43

Stamattina ho cominciato a sistemare il salone. Per il feng shui, si tratta della stanza dell’amore. Visto che le idee sull’argomento sono parecchio confuse, la disposizione dei mobili si fa più difficile che nelle altre stanze. Pochi secondi dopo aver attaccato il quadro di una coppia che si bacia, ha suonato il citofono -Panariello Melissa?-

-Panarello, senza I. Sì-

-Ci sono dei fiori per lei-

Il cuore mi è arrivato in gola. Vuoi vedere che ha già cominciato a fare effetto, il feng shui dell’amore?

Sono corsa da Justina, era arrampicata su una scala, spolverando una trave.

-Justina, pazzesco. Sto facendo la stanza dell’amore e mi sono arrivati dei fiori!-

Lei è arrossita, le luccicavano gli occhi. Vuole vedermi accasata, me lo dice sempre.

-Ho la pelle d’oca,- ha detto.

Apro al fioraio.

-Il biglietto è attaccato- dice e se ne va.

Il biglietto. Un corteggiatore, senza dubbio. Un vecchio amante che mi chiede di tornare con lui. Robert Downey Jr che vuole incontrarmi, Javier Bardem che ha lasciato Penelope Cruz e la figlia appena nata per propormi di sposarmi. In questi momenti si pensa di tutto.

Guardo il biglietto, riconosco immediatamente la calligrafia.

I fiori me li ha mandati mio padre. Sono bellissimi, davvero. E sono contenta che mio padre mi abbia mandato dei fiori, è una cosa che fa bene al cuore.

Justina non ha nascosto la propria delusione. Io ho sorriso pensando a mio padre, ma un po’ di delusione, sì, perché non ho corteggiatori e se li ho sono silenziosi, invisibili. E non mandano fiori.

18.24

Ho strofinato con spazzola e detersivo diluito con olio essenziale di rose un grande pouf che può essere preso a pugni e che assume la forma del corpo di chi si siede. Fino a stamattina stava sul soppalco, inutilizzato, intriso di pipì di gatto. Mentre strofinavo, a quattro zampe sul pavimento, ascoltavo la compilation della Disney, una serie in 3 volumi che ho comprato molti anni fa. E, mentre pulivo, è partita la canzone che Cenerentola canta nella scena in cui pulisce il pavimento del salone, costretta dall’orribile matrigna. Nella scena successiva, il gatto Lucifero si cosparge le zampe di fuliggine e fa il dispetto a Cenerentola lasciando le impronte sul pavimento pulito.

Annibale ha fatto la stessa cosa. E’ ossessionato dall’acqua, per la quale nutre un amore sconfinato: si lancia dentro la vasca da bagno quando è piena, corre verso il lavandino ogni volta che lo apro, anche se sta dormendo nell’altra stanza. Scuote con le zampe l’acqua nella sua ciotola. Oggi l’ha infilata dentro il secchio, mentre io mi ero ritagliata due minuti per fare un’intervista radiofonica al telefono. Quando sono ritornata, la stoffa del pouf che avevo appena pulito era disseminata di zampacce. Il Maligno, intanto si era andato a nascondere, temendo una punizione.

Nelle prossime ore

– Riportare i DVD a noleggio

-Prendere altri due film

-Andare a una cena di lavoro

-Guardare un film a letto, con il Mac sopra la pancia che tiene caldo e sembra faccia le carezze quando si surriscalda e il disco gira forte e veloce. I gatti occupano il letto. La luce accesa, perché al buio ho sempre avuto paura. Come i primitivi, che lasciavano i fuochi accesi nelle caverne per tenere a distanza gli animali feroci. Io uguale.

 

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0 thoughts on “Diario di una ristrutturazione/giorno 6 Commenti

Sei proprio simpatica 🙂 Strano che nessuno ti mandi fiori!!
Comunque complimenti per il tuo modo di scrivere e per il racconto della ristrutturazione… proprio una bella idea!.
Domenico

PS –> complimenti anche per la scelta del Mac 😉

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aspetto con ansia le prossime puntate 🙂 Buon lavoro!

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“Ferro 3, la casa vuota” di Kim Ki Duk, se non l’hai già visto fallo…ma forse arrivo tardi e i dvd li hai già presi.

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Ma che bello questo reportage del cambiamento passo dopo passo!! mi piace tanto come racconti, sei sempre più brava melissa! La chiusa “io uguale” l’ho adorata! : )

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Questi post sono di un carino pazzesco X’D si vede che senti quello che stai facendo. E anch’io ho una compilation Disney, è un investimento perché la ascolti tutta la vita, se ne hai il coraggio.

Ele

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Mandare i fiori (nel duemiladodici) è così OUT. Possibile che nessuno desideri un regalo più ORIGINALE e MODERNO?
Le mie idee regalo per il duemiladodici:
A) semi (perché regalare dei fiori GIA’ PRONTI, eliminando la soddisfazione di seguirne il processo di crescita? E poi coltivarsi il regalo da soli con DETERMINAZIONE dimostra che è stato apprezzato, altro che “awwww che pensiero gentile” e due giorni dopo …PFFFFFF: appassiti, secchi, RIP.);
B) un cioccolatino squagliato (l’amore non conosce irritazioni intestinali);
C) un po’ di linee ondulate;
D) magari un innaffiatoio (da usare in combinazione con eventualissimi regali OUT).
Bye

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Leggo solo ora il post.
Però… Dalla Truman Capote italiana forse t’aspetti qualcosa di diverso. Non ti facevo così tradizionalista e terribilmente romantica. Anche se a ben (ri)leggere, traspare in modo evidente dai tuoi romanzi e saggi.
Fai simpatia, sei molto umana e d’animo gentile. Le persone sensibili fanno fatica in questo mondo un po’ troppo vuoto. Però poi vincono.

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Devo dire che come te, io sono alle prese col la ristrutturazione del bagno, divertente, ma terribilmente pesante!

Poi vorrei farti i complimenti per il tuo modo di scrivere, ma anche dirti una cosa…. Essendo tu una persona famosa, il tuo blog è molto seguito per questo… Ho letto molti blog ben scritti ma che nessuno segue perché non è una persona famosa a scriverli.

Sia chiaro che non vuole essere una critica a te, ma una piccola nota di delusione di chi come te scrive di cose del quotidiano, anche banali, e che vorrebbe poter commentare con altri ma che non riesce perché viviamo in un mondo di apparenze ed interesse morboso verso “il famoso” 😀

Chiudo complimentandomi ancora con te, e dicendoti che se non ricevi fiori, probabilmente non è perché non hai ammiratori, ma perché (forse per tua fortuna) non sanno dove abiti 😀

Buona Giornata!

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Melissa
Panarello

Il primo libro, "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire" è del 2003. Ne sono seguiti altri tredici. Vive a Roma dove ha fondato la Piccola Agenzia Letteraria.
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BIO

Nata a Catania nel 1985. Oltre ai suoi libri ha scritto e interpretato i podcast Love Stories, di cui esistono tre stagioni, C’era una volta e c’è ancora e Pornazzi per Storielibere. Ha lavorato e lavora in televisione in qualità di opinionista. Collabora regolarmente con La Stampa, Tuttolibri e Specchio, dal 2011 ha una rubrica di astrologia sul settimanale Grazia. Nel 2020 ha fondato l’agenzia letteraria PAL / Piccola Agenzia Letteraria.

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