D’estate, tutte schiene. Moltissimi piedi, ma pure tante schiene che si godono la temporanea libera uscita prima che il freddo e la pioggia tornino a minacciare la loro fragilità. Per fortuna che ci sono le schiene, mi distraggono dai piedi. E dalle schiene conosco fatti che altrimenti i piedi non mi farebbero conoscere. Capisco chi è depresso, chi è sicuro, capisco chi è annoiato, capisco chi è innamorato. Da una schiena è possibile riconoscere la forza presente in ogni individuo; scapole e spalle rivelano il coraggio, la spina dorsale l’integrità. E’ un peccato che gli anni ’90 siano finiti, e con loro la moda maschile delle canottiere, splendide vetrine di schiena e spalle. Oggi le uniche schiene visibili sono quelle femminili e i maschi, unici reggenti di pudicizia e mistero, ci informano solo raramente del potere e della forza sprigionati dalla loro schiena. E’ un fatto grave, questo. Perché noi donne abbiamo bisogno di capire, con una sola occhiata, se l’esemplare maschio che ci troviamo di fronte sarà capace di proteggerci e battersi per noi: gli occhi ben fatti non bastano; le mani curate non servono; i bei modi non sono affatto durevoli. Fateci vedere la schiena. Mostrateci le spalle. Non lasciatevi scoraggiare se possedete scapole accennate e spalle da ninfette: a certe donne piace. L’importante è portarsi dietro la propria schiena con orgoglio. Perché c’è una cosa che non si accetta: chi si trascina per le strade senza orgoglio. Le spalle curve non serviranno a nascondervi, le vertebre flesse non riusciranno a distogliere l’attenzione. Siate dritti come sentita dritta la vostra coscienza.

Un amico una volta mi raccontò che negli anni ’70 vide una schiena bellissima camminare per Piazza di Spagna. Seguì quella schiena per interi minuti, la fermò prima che salisse sull’auto rischiando di non rivederla mai più. Si era innamorato perdutamente di quella schiena, e qualche mese dopo la sposò. Sua moglie non era bella né poteva vantarsi di avere un gran cervello. Però che schiena! A detta di lui, era una schiena che possedeva capacità pratica, senso dell’onore e del rispetto e smodata sensualità.

La schiena non è eroticamente suggestiva, suggestiva semmai è la sua precisa costituzione. Quindi, se piacciono donne forti piaceranno schiene dritte e spalle larghe; se l’interesse è focalizzato sulle donne remissive, al contrario, piaceranno schiene morbide e spalle spioventi. Ma, ci scommetterei i peli del mio gatto, qualcuno di voi non presta proprio attenzione alla schiena di una donna, rimanendo concentrati sulla sua parte bassa oppure sull’altro lato del nastro. Dovreste far caso alla schiena di vostra moglie che si incurva: non è perché sta invecchiando, ma è perché è sessualmente frustrata. Noi donne tendiamo a starcene con la schiena piegata quando il nostro corpo non riceve attenzioni. Ma basta un bell’orgasmo a far tornare dritta la nostra schiena, almeno per un po’. Una buona dose giornaliera di orgasmi ci risparmierebbe dalla scoliosi.

Nello yoga tenere la schiena dritta è di fondamentale importanza: permette al serpente che risposa in noi (kundalini) di risvegliarsi e drizzarsi lungo tutta la nostra spina dorsale, dove l’energia passa e il potere fisico e mentale cresce. Tendere la schiena in alto significa tendersi all’infinito.

Io la mia schiena non la guardo mai. Troppo difficile. Ha tre tatuaggi, fatti in anni diversi per ragioni diverse (il puzzle per un vecchio amore romantico, il centauro perché è quello che sono, e una T. sempre per il vecchio amore romantico che oggi, a guardarla bene, sembra una P., che sarebbe il nuovo amore romantico). Dice: perché sulla schiena? Dico: perché la schiena sopporta tutto. Perché se le gambe hanno la capacità di reggere il corpo, la schiena ha la capacità di reggere il mondo.

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