E’ un breve romanzo d’amore, scritto da una ragazza di vent’anni. Parla di possesso e gelosia, di tenerezza e furore; è il diario del primo vero rapporto di coppia di una giovane donna; quando si va a vivere insieme, quando si condividono uno spazio e un letto. Quando, senza nessun motivo apparente, si comincia a temere che il giovane uomo che ci è accanto ci trovi noiose, ossessive, prive d’interesse, e guardi altrove.
Però L’odore del tuo respiro (Fazi Editore) non è libro qualunque, perché a scriverlo è Melissa Panarello, più nota come Melissa P. ., la giovane autrice che con il suo primo romanzo, Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire, ha realizzato uno dei maggiori successi editoriali degli ultimi anni: un milione di copie vendute in Italia, circa un milione e mezzo di copie vendute nei paesi in cui il libro è stato tradotto.

Quando scrisse Cento colpi di spazzola Melissa abitava a Catania con la sua famiglia, andava al liceo; leggenda vuole che il diario sentimental-sessuale che sollevò tanto italico polverone fosse scritto nel garage di casa e inviato via mail all’editore Fazi. Qualcuno in casa editrice fiutò il ‘caso’, Melissa finì in televisione, al Costanzo Show e altrove, cominciò a vendere tantissimo, e critici che avevano almeno una trentina d’anni più di lei si trovarono a disquisire sulle qualità letterarie e sulle ragioni del successo del romanzo.

Ora Melissa è cresciuta. E’ una ventenne sicura di sé ma non arrogante, che parla con tranquillità del ciclone che le ha travolto la vita, del suo rapporto con la scrittura e del suo nuovo libro. Spera che questo secondo romanzo “scuota un po’, come Cento colpi di spazzola“, ma non si aspetta, e nemmeno spera, lo stesso successo editoriale. Vuole, immaginiamo, essere giudicata solo per L’odore del tuo respiro, indipendentemente da ciò che è accaduto prima. Forse non è possibile, perché in Melissa P. personalità vera e personalità letteraria continuano, anche se con maggiore consapevolezza rispetto al passato, a confondersi; Melissa e i suoi romanzi si somigliano.

L’odore del tuo respiro ha una trama esile: racconta soltanto, in realtà, il progredire di un’ossessione amorosa, l’impossibilità di vivere l’amore come una condizione di serenità; i riferimenti autobiografici, dalla casa romana della protagonista, ai flashback siciliani, al nome del fidanzato che corrisponde a quello del compagno della scrittrice, tutto ancora rimanda a un diario. Ma, avverte Melissa nell’intervista, è “un’autobiografia alternativa”, quel che la sua vita potrebbe essere, non ciò che è.

Lo stile, pure, le somiglia: un misto di vero istinto per la parola e di una lingua semplice, quasi ancora adolescenziale. Ci sono pagine belle e vere, ne L’odore del tuo respiro: su Catania, “una puttana che non parla perché qualcuno la soffoca”, sulla Sicilia, su un’infanzia in cui si scava per ricostruire il rapporto con una madre molto amata, vera interlocutrice del libro. C’è un immaginario singolare, che certo non rimanda a una fanciullezza consumistica e televisiva, ma a certe storie che le donne siciliane narrano alle figlie davanti alla porta di casa, quando d’estate, la sera, fa molto caldo. Storie di libellule che la notte si trasformano in donne e rubano i sogni, storie di insetti, storie antiche e popolari.

Ci sono anche pagine sciatte, non sorvegliate, che forse avrebbero avuto bisogno di essere riscritte. C’è, come nelle opere di chi è molto giovane, l’impressione che il futuro possa promettere di più e di meglio. Non solo al personaggio Melissa P., ma alla scrittrice Melissa Panarello. Che in fondo, dice, dal suo futuro vuole innanzitutto una cosa. La più semplice: “un diploma da privatista, perché senza quello non si realizza nulla”.

Melissa Panarello, nata a Catania nel 1985, vive a Roma. Il suo primo libro, Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire (Fazi editore, 2003), è stato uno straordinario successo editoriale. Il suo secondo romanzo, L’odore del tuo respiro, edito da Fazi, è in libreria da fine maggio 2005.

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