NASTI-sen

Io credo si debba sempre avere molta compassione verso le giovani donne, anche quando dimostrano più anni di quelli che hanno. Le sedicenni, anche quelle molto intelligenti e dotate o quelle semplicemente provviste di corpo mozzafiato da ventenni, sono pur sempre sedicenni. Figlie vostre. (Non mie, mi spiace, non ho più sedici anni ma non sono ancora una MILF). Mi sento di difendere questa nuova stellina dei blog, Chiara Nasti, che a suon di selfie ci informa che il suo seno è cresciuto di quattro taglie in pochi mesi. È lo sviluppo, dice lei. A chi l’accusa di essersi rivolta alla chirurgia plastica risponde che no, “È più vergognoso (a mio parere) ammettere di essere piatta che dire di aver rifatto il seno”.

Per me è normale che una sedicenne possa non avere gli strumenti per capire che non c’è nulla di vergognoso se hai poche tette. Una giovane donna nata nel 1999 non ha ancora conosciuto tutte le espressioni della propria e altrui femminilità: le hanno fatto vedere la bellissima Belen e lei se n’è innamorata (notare la somiglianza spaventosa), le hanno proposto Chiara Ferragni, che l’anno scorso ha guadagnato otto milioni di dollari, e ha ben pensato di imitarla. Potete dare la colpa ai genitori quanto vi pare, ma quei genitori siete voi (sì, sempre voi, io figli ancora non ne ho). Siete voi che crescete i vostri figli cercando di tramandargli valori e sistemi del vostro mondo, della vostra generazione, ma quelli se ne fregano (giustamente, dai) e cercano di diventare figli di questo tempo, sempre più lontani dall’idea che vi siete fatti di loro. Non era lo stesso per voi quando eravate adolescenti? I vostri genitori vi rimproveravano di non avere più valori, anche se voi giuravate di averne, e moltissimi. E, prima ancora, i nonni accusavano i vostri genitori ancora adolescenti di far parte di una generazione allo sbando. Se da millenni le generazioni continuano a insultarsi di padre in figlio, non ci dovrebbe stupire che il mondo sia diventato un posto sempre meno accogliente.

Non è Chiara Nasti che mi scandalizza ma le donne che potrebbero esserle madre. Cori di prefiche si levano “Le tette rifatte a sedici anni: nooooo” “Si accorgerà presto del vuoto che governa la sua vita”e altre cose terribili a metà strada fra un sermone di Paola Binetti  e una maledizione di Malefica. Chiara Nasti crescerà come siamo cresciute tutte. Capirà cosa la rende felice e cosa no, un giorno si piacerà con un altro viso o forse continuerà a preferire quello che ha adesso, non lo sappiamo.

C’è poi questo senso di superiorità morale nelle donne che non si sono rifatte e che considerano quelle che si rifanno delle inette, a prescindere. Motivo per cui chi si rifà, spesso e volentieri, si vergogna a dirlo. Ma perché una ragazza con le tette piccole non dovrebbe rifarsi il seno mentre a voi con le rughe è concesso il botulino? Il nuovo mito della bellezza al naturale contro quella scolpita dal bisturi è diventato un fenomeno che sfiora il nazismo estetico.

L’invidia della giovinezza, anche degli errori che la giovinezza fa compiere, è sempreverde.

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0 thoughts on “Lasciate in pace Chiara Nasti Commenti

quindi se i figli sbagliano dobbiamo lasciarli sbagliare perché è giusto sbagliare a una certa età? e se li rimproveriamo siamo solo invidiose della giovinezza? che assurdità scrivi cara Melissa?

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Chiara Nasti non è rimproverata. Chiara Nasti è insultata. C’è una grandissima differenza. Voi con i vostri figli fate quello che vi pare, lasciate però stare i figli degli altri. Soprattutto se l’unico modo con cui vi sapete relazione è insultarli (non so cosa fai tu Amanda, ma la maggior parte dei commenti che leggo sono atroci).

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I miei genitori mi hanno insegnato ad accettarmi così come sono. E dire che ho naso e orecchie orrende, avrei potuto aggiustare con la chirurgia. Oggi mi dico che va bene così. Si vede che la Nasti ha altri parametri con cui misura se stessa e la propria autostima. C’è chi usa il silicone e chi il botulino, triste in entrambi i casi. Non è vangelo, solo la mia modesta opinione.

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Melissa credo che la Chiara che dicevi tu è la Biasi,non la Ferragni (che ha rifatto il seno).
La Ferragni guadagna 8 milioni di dollari ma fortunatamente mantiene ancora la sua seconda scarsa cosi com’è ,e la cosa mi rallegra. L’attaccano per mille altre cose ma alla fine a parer mio è sempre la stessa.
Anche la Biasi ha rifatto il seno,liberissima per carità, ma a differenza della Nasti lei è più grande ! Credo che l’attacco alla Nasti (mamma mia quante Chiara, mi sto perdendo =P ) sia partito in merito alla giovane età!A 16anni ti rifai il seno? ma dai,anche no ! Ammetto che non mi dispiacerebbe cambiare un pò il mio corpo,ma certe cose a parer mio vanno fatte quando si ha una certa maturità, a quell’età sei ancora acerba e devi ancora formare il tuo corpo.. Magari lavorando in questo ambiente le sta ,e le starà bene cosi,ma fossi stata sua madre l’avrei fatta correre ..

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sono madre di 18/20 enni e trovo che La signorina in questione non avrebbe potuto rifarsi il seno se i suoi genitori non l’avessero approvato e finanziato. Sono madre. Non permetterei mai questo a mia figlia, alla quale non invidio la giovinezza ma forse solo di avere dei genitori diversi dai miei e dai miei nonni. Sono mamma prima di tutto ed il nazismo estetico è quello delle madri che pretendono e permettono che le proprie figlie siano solo corpi da esporre e vanno fiere dei loro errori

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Mi chiamo Chiara anch’io (oddio) ho 22 anni. Sono d’accordissimo col tuo post.. Forse la Nasti ha genitori che hanno silicone ( per non dire altro) nel cervello. Hanno approvato e permesso l’aumento del seno della figlia sedicenne… Ma che razza di genitori si ritrova? Che schifo.

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Melissa
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Il primo libro, "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire" è del 2003. Ne sono seguiti altri tredici. Vive a Roma dove ha fondato la Piccola Agenzia Letteraria.
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Nata a Catania nel 1985. Oltre ai suoi libri ha scritto e interpretato i podcast Love Stories, di cui esistono tre stagioni, C’era una volta e c’è ancora e Pornazzi per Storielibere. Ha lavorato e lavora in televisione in qualità di opinionista. Collabora regolarmente con La Stampa, Tuttolibri e Specchio, dal 2011 ha una rubrica di astrologia sul settimanale Grazia. Nel 2020 ha fondato l’agenzia letteraria PAL / Piccola Agenzia Letteraria.

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