La mia insegnante di italiano del liceo diceva “Se leggi sarai bella per sempre e non invecchierai mai”. Noi giovani e impacciate studentesse eravamo germogli di una nuova umanità, pronte a sovvertire le regole con le quali siamo state cresciute: in noi nessuna ribellione né voglia di trasgredire, solo una potente necessità di recuperare la saggezza antica che secoli di oscurità ci hanno strappato via, lasciandoci spesso perse e scarnificate ai margini di una strada. E allora abbiamo cominciato a coltivare la nostra bellezza prendendoci cura del nostro spirito, praticando yoga o allenandoci al silenzio che, se ben ascoltato, può essere una speciale cassa di risonanza che trasmette informazioni altrimenti inudibili nella chiacchiera e nel frastuono urbano. Leggere, stimolare le masse cerebrali, sviluppare senso critico e stimolare la sensibilità sono esercizi che rendono belli gli occhi, trasformano i bruschi movimenti del polso in gesti aggraziati, un accavallarsi di gambe e la piega del collo non sono più forma, ma piena sostanza. Si nasce dalla spuma del mare, come Afrodite, e si sviluppa il proprio ingegno e la propria creatività come Atena, si esplode fertili e ricche di vita come Demetra nella sua stagione felice. E’ questa la nuova seduzione femminile: la donna accoglie e diffonde tutti gli elementi, li mischia, li plasma. In un solo corpo di femmina si può udire il suono del vento, toccare il battito della terra, scaldarsi al fuoco, ricevere consolazione delle acque. Tutte belle perché intelligenti.

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