Il trombamico è una vela che ti conduce da un porto all’altro. Non ricordo chi l’ha detto. Forse io, molti anni fa, i ricordi sono confusi.

Il trombamico ha sostituito l’anacronistica figura dell’amante, oggi inteso solo come alternativa all’amato ufficiale. Non più colui che ama di un amore impossibile e disperato, non più relegato a un tempo dedicato solo all’amore fatto di poche ore o pochi giorni. L’amante era un innamorato declinato al presente, non regalava certezze sul futuro, ma prometteva sogni e visioni, custodiva un amore in potenza che poteva trasformarsi da amore sensuale in amore spirituale oppure, finire ancor prima di cominciare.

La parola trombamico non eredita radice né desinenza dalla parola amoreL’amore, in atto, in potenza, sognato, vissuto, desiderato, non è in alcun modo preso in considerazione. Se l’amante è colui che ama, il trombamico è colui che tromba, in amiciziaNon fa l’amore, tromba. Non sviluppa trame amorose, non costruisce sentimento, non usa spirito e cuore né provvede a concedere parti di sé che non siano il suo corpo, la sua pelle, qualche battuta simpatica.

Il sesso senza amore è un lusso, un’esperienza alta e nobile quanto l’amore: incontrarsi per caso, per caso amarsi, riconoscere nell’altro un compagno temporaneo, una parentesi d’amore che si apre con uno sguardo e si chiude con un bacio. Ma essendo il desiderio erotico un fatto esclusivo come l’amore, non sempre è possibile goderne anche quando ci sembra ne siamo avvinti. Il serial-sex è in cerca di consolazione, non di sesso. Il sesso si rivela allora mezzo, utensile, per arrivare al centro del sentimento. (leggi Shame)

Ma torniamo al trombamico, quello che tromba in amicizia. Nell’immagine sopra è sintetizzato il suo ruolo che qui analizzeremo.

Nella prima tabella leggiamo una lista di doveri e responsabilità. Secondo lo schema, l’unico diritto e dovere del trombamico è farlo. Non sono contemplati convenevoli, saluti, baci, nessuno scambio se non quello carnale. Se fai anche le altre cose sei educato, ma non sono richieste dal tuo ruolo. Eppure, si sottintende che il trombamico sia, oltre che un amante di letto, un amico. E come può, con un amico, non esserci coinvolgimento sentimentale? Come può, con un individuo con cui si pratica la passione ripetendola nel tempo, non esserci una relazione? Abituati ad associare la parola relazione alla parola amore, non accettiamo l’idea che se stiamo bene con una persona, ci facciamo sesso, condividiamo tempo, spazi, cibo, risate, confessioni, siamo già in una relazione. Priva di intenzioni, forse non romantica, ma esiste già un legame, un confronto, uno scambio. E visto che siamo anche abituati a vedere le relazioni amorose come gabbie dove si concentrano frustrazione, mancanza di libertà, odio, aridità (dopo qualche periodo di amore intenso e passione), allora tendiamo a non considerare che esistono altre forme di relazioni che niente hanno a che fare con i modelli sociali ai quali siamo abituati. Possiamo allora dire che la relazione d’amore è quella che implica innamoramento e idealizzazione, mentre la relazione passionale non guarda oltre il proprio naso, al massimo intravede il sorgere del sentimento come una possibilità futura, oppure non vederla affatto. E per quale odiosa ragione nella relazione passionale non sono contemplate la buona educazione? Perché, per esempio, non è previsto il saluto del mattino? Qual è l’orrenda regola che impone agli amanti la maleducazione?

Il secondo grafico è invece inquietante. In pratica con il trombamico puoi parlare, fare sesso e guardare film ma non puoi: ascoltare, dare, ricevere. E qui comincia l’inquietudine: come si può parlare senza ascoltare? E perché dovrebbe costituire un vantaggio non dare e non ricevere? Non rinunciare alla propria individualità non significa praticare l’egoismo: significa rischiarare qualche parte di sé, renderla visibile all’altro, perché se cerchiamo l’altro è perché lo consideriamo capace di accoglierci. Senza scambio umano, senza reciproca accoglienza, che tipo di passione erotica intendiamo offrire? E cosa ci aspettiamo di ricevere? Una ginnastica noiosa, un allenamento muscolare che regala orgasmi francamente dimenticabili.

Il grafico che registra stress e infelicità si basa chiaramente sulla considerazione sopra citata: e cioè che le relazioni sentimentali siano, per costituzione, castranti. Ma se sono per tutti castranti, se tutti siamo d’accordo, non potremmo allora ripensare a nuovi modi di vivere l’amore? Non dovremmo forse pensare di eliminare categorie, aggettivi, soprannomi e chiamarci tutti, universalmente ed eternamente, amanti? Coloro che amano. Per quanto non si sa. Anche per poco va bene. Ma esserci, donarsi, rischiare di apparire fragili, onesti, nobili, decadenti, imprecisi. E smettere, finalmente, di tracciare una linea al di là dell’amore.

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0 thoughts on “Trombamico: come trasformare un fatto bello in una brutta parola Commenti

CAzzo non posso leggerlo adesso…. mi accompagnerà nel ritorno a casa in treno 😛

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Il tromboamico è un amante, ma una amante del sesso. Lo si chiama per avere l’attimo di follia e godimento, ovviamente voluto da entrambi ma finisce li… È puramente sessuale. Se Ci fossero sentimenti ed emozioni non si parla più di relazione sessuale ma di altro. L’amore combacia con amore e deve essere bilaterale.Questo è il mio punto di vista sul tromboamico

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“Nuovi modi di vivere l’amore”. Interessante. Ma quali?
Scritto benissimo. Ottima traccia per nuovi spunti di riflessione. Non sarà forse l’argomento del tuo prossimo libro? Sarebbe costruttivo poterne parlare diffusamente. O leggere la seconda parte di questa traccia.
E comunque, sì. L’espressione che usano oggi (molto in voga tra i venti-venticinquenni, da quel poco che so) è brutta. Volgare. Affonda le sue radici nel vernacolo toscano, ma ne sminuisce la portata. Un neologismo che spero non entri mai nello Zingarelli. Ma dubito che ciò non possa accadere.
Amore, forse, è qualcosa in più della semplice ginnastica. Può esserci amore anche tra due amici e basta. Tra il dire ed il non dire, ra il fare ed il non fare. Si può “bruciare” con la stessa intensità sfiorando anche solo l’idea di poter far evolvere un rapporto – fino a quel momento – casto. Si possono condividere emozioni anche senza passione intesa nel senso classico del termine. Quando l’ardore passa, sia per problemi d’età che di noia (può esserci, è una cosa così meravigliosamente decadente) o quant’altro, resta l’amicizia. E’ una forma d’amore. Sublimato, ma pur sempre amore.
O forse è solo una pia illusione.
Davvero, credo che approfondirai il tema. E’ solo una mia impressione o leggeremo presto qualcosa di tuo sull’argomento, da trovare sugli scaffali delle librerie?
Se è così, attendo con notevole interesse.

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Trovo che il trombamico sia una triste nota nella società umana e trovo che sia molto più comune al giorno d’oggi di quanto tu pensi. (mi riferisco al “che niente hanno a che fare con i modelli sociali ai quali siamo abituati.”)

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toccata da questa frase: Il serial-sex è in cerca di consolazione, non di sesso. Il sesso si rivela allora mezzo, utensile, per arrivare al centro del sentimento.
Sono una ex promisqua, posso confermarti che si tratta esattamente di questo, si iniziano anche a rimuovere le persone con cui si scopa dopo un poco tempo.

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L’amore non esiste, è solo un tentativo illusorio dell’essere umano di difendersi dall’unica e incontrovertibile verità ; siamo soli.
Io scrivo molto d’amore ma è una finzione come tutto ciò su cui si scrive.

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ma non esistono! 🙂
come dici sopra sono semplicemente relazioni che la gente ha paura di definire tali, anche perché spaventa l’idea di dover “faticare” per costruire la propria definizione su misura di relazioni, affetto, amore, amicizia, o quello che è.
È molto più semplice accontentarsi di quei due o tre cassettini pre-confezionati dove riporre le proprie cose, che evidentemente non possono però contenere qualsiasi paio di calzini… 🙂

saluti

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potresti provare la psicoanalisi(senza arrivare direttamente a Lacan per carità!!), peccato che uno psicanalista vero(non ho detto psicoterapeuta) per campare, magari, fa l’assicuratore(dopo anni di studio e “analisi”), in questo sistema europeo e più esplicitamente italiano non ti considererebbe mai un “soggetto” con il quale conversare ma un oggetto che (crede) ha preso vita… la tale cosa forse ti potrà esser utile per mettere soldi in saccoccia, credere di esistere(ES) perchè macchinetta oggettiva che si sfoga, scarica eiacula(lo fanno le mosche) e produce altre pugnette, ma non per essere, appunto, un soggetto. Il sistema ti vuole ectoplasmica, consumatrice di te stessa(farmaci, persone, pubblicità, investimenti finanziari sbagliati[quelli giusti sono kafkiani] che ritornano comunque sempre alla radice bigpharma) l’energia assolta per compiere questo processo è minima, non è biocompatibile, ed è direbbe un nonno agropastorale un braccio(disarmato) rubato all’agricoltura.

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Il tuo pensiero risuona rivoluzionario, per certi versi.
Potrei persino dire che c’è l’eco di una liberazione sessuale che viene da lontano, e qui sono certo di non sbagliarmi.
Ma, storicizzazioni a parte, non trovo nulla di rivoluzionario, in verità. Tutt’altro la misura gattopardesca delle cose mi induce ancora una volta a credere che bisogna cambiare tutto per non cambiare niente.

Io non sono d’accordo con la figura dell’amante, o trombamico o del senza categoria come vogliamo dire. Non sono d’accordo perché amore significa amare una persona per tutta la vita, costruirci una famiglia ed essere pronti anche a morire.

Tutto il resto è una resa, una noia e un accoglimento totale della solitudine.

Un saluto da Vongole & Merluzzi

Lordbad

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Amare tutta la vita una sola persona, sì. Ma per arrivare in Paradiso a volte bisogna passare attraverso il fuoco.

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il trombamico è un prodotto di questa societa una volta amante. non è il termine ma la quantita dei tromba amici che incide sulla vita delle persone, la parola troia, femmina di poco conto. stallone, chiavatore, sciupafemmine hanno senso? il sesso fa bene? è una cosa naturale? si.Sono sposato in teoria dovrei essere fedele, non lo sono trombo con chi mi pare, è immorale? ciao.

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non saranno certo acrobazie dialettiche nè performances linguistiche pittate con la cultura da discount a trasformare un istinto animale in logica applicata.

per cultura low cost intendo quella che crea neologismi prima e formule esplicative dopo, il sesso è un universo sconosciuto, lo si analizza con dati statistici e comportamentali assolutamente inaffidabili, nemmeno il vecchio Sigmund ci si è raccapezzato

trovo allucinante dover giustificare a se stessi e agli altri una o più copule rubate all’ipocrisia

TADS

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Ho letto i commenti.
Quanto bigottismo inconsapevole !
Quanta falsa emancipazione manieristica !
Quanta confusione su amore, sesso, passione, fedelta’ ecc !
Allora provo a mettere li qualche punto fermo,
L’amore esiste.
L’amore tra le stesse due persone non potra’ mai essere eterno e dunque la fedelta’ e’ una pretesa assurda, un non-senso.
L’amore si manifesta continuamente, da noi verso qualcuno e da qualcuno verso di noi.
Soprattutto, l’amore e’ ASIMMETRICO: uno ama di piu’, l’altro di meno… o per niente.
La passione ti assale quando fai sesso con una persona che ami, in quel momento.
Non e’ detto che l’amore sopravviva alla passione, dopo aver fatto sesso.
Si puo’ fare sesso piacevole anche senza passione e, a maggior ragione, anche senza amore.

Assodato tutto cio’, si potrebbe ridefinire il “trombamico” o amante che-dir-si-voglia, come :

– uno/a che ti ama e che tu non ami, che provera’ passione per te, quando tu lo/a gratificherai col sesso, per senso di amicizia e generosita’;

– uno/a che ami e che non ti ama, per il quale proverai passione, quando lui/lei ti gratifichera’ col sesso, per la ragione suddetta;

– uno che non ami e che non ti ama, con cui non c’e’ scambio di passione ma solo piacevole sesso.

Ora sceglietevi pure la categoria nella quale far rientrare i vostri casi.

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In sostanza potrei divenire un donatore di sperma per ”generosità” o, alternativamente, un beneficiario di un qual senso di amicizia e generosità di qualche donzella di turno? Io credo che il rispetto per sé stessi sia la conditio sine qua non che sigilla tutto il discorso come assurdo. Il sesso non è un gioco, tu lo vedi invece come un gioco da cui trarre piacere. C’è del sacro nel corpo di tutti noi, nella donna c’è qualcosa di ancor più misterioso perché che tu lo voglia o no, in mezzo a quelle cosce verrà fuori un nuovo individuo, nutrito dentro quel corpo di donna che tu hai visto e forse continui a vedere come un giocattolo con cui divertirsi.
L’errore che si commette oggigiorno è dovuto nel pensare che il trombamico sostituisca l’amante. Niente di più sbagliato. Il trombamico è la tristezza che si concretizza nella ricerca di sesso senza coinvolgimento investendo il MINIMO SFORZO.
E’ una svalutazione sia da parte del trombamico che della trombamica. Il rispetto di sé impedirebbe la creazione dell’uno e dell’altra specie.

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Melissa
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Il primo libro, "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire" è del 2003. Ne sono seguiti altri tredici. Vive a Roma dove ha fondato la Piccola Agenzia Letteraria.
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Nata a Catania nel 1985. Oltre ai suoi libri ha scritto e interpretato i podcast Love Stories, di cui esistono tre stagioni, C’era una volta e c’è ancora e Pornazzi per Storielibere. Ha lavorato e lavora in televisione in qualità di opinionista. Collabora regolarmente con La Stampa, Tuttolibri e Specchio, dal 2011 ha una rubrica di astrologia sul settimanale Grazia. Nel 2020 ha fondato l’agenzia letteraria PAL / Piccola Agenzia Letteraria.

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